Il chitarrista accompagna i falo' e vede amori sbocciare e sparire nella notte.
Suona per la ballerina di flamenco che gira gira in vortici di rabbia dolore e passione e mentre lei porta la polvere al cielo a farla urlare di quella oppressione secolare, lui sta li' come uno scoglio destinato a rimanere là come un testimone eterno...
eppure la vera solitudine di demiurgo musicale e quella del fisarmonicista.
Una solitudine piu' eterna di quella della luna che almeno gira intorno alla terra. Il fisarmonicista non pizzica neanche le corde per giocare o divertirsi, tiene tra le braccia una creatura e finche non ne dispiega tutte le corde non se ne capisce neanche l' estensione . L'estensione incommensurabile del bandoneon che sembra un corpo che ha bisogno di essere cullato e secondo i suoi dolori e desideri canta gioia o dipinge lo sgomento di infinite spiagge notturne . E cosi' la fa cantare tutta una notte senza poter guardare le gambe delle donne suggerite dalle gonne che volano intorno, senza poter fumare neanche una sigaretta , senza poter ammiccare al compagno chitarrista accanto a lui per fingere di cercare un accordo. E all'alba se ne riparte con il suo compagno accanto nella sua custodia e con l' abitudine di chi é invisibile , come se ancora avesse tra le braccia qualcosa... qualcosa cosi' grande e imprevedibile come un essere umano enorme di cori e storie .
( By Tania Simonetti )
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